Riassunto gratuito del De Vulgari Eloquentia composto da Dante nel 1303 in cui il poeta tratta del volgare in Italia. L’opera è scritta in latino e doveva essere composta di quattro libri, ma in realtà Dante scrive solo il primo e XIV capitoli del secondo libro.
Primo libro
Il primo libro che consta di XIX capitoli distingue il volgare dal latino, e, per legittimare l’uso del volgare fa la storia del linguaggio.
IL poeta dice che in origine esisteva una sola lingua, l’ebraico, ma quando gli uomini cominciarono la costruzione della torre di Babele Dio confuse questa lingua in vari idiomi, per cui essi non riuscendo più a comprendersi si sparpagliarono per il mondo. Gli uomini in Europa formarono tre gruppi linguistici, il greco, il germanico ed il meridionale. Quest’ultimo a sua volta si distinse in tre parti, l’Oc o provenzale, il Si o italiano e l’Oil o francese. Di fronte a tale frammentazione gli scrittori cercarono di costruire una lingua letteraria basata su una grammatica universale e cioè il latino.
Dopo tale storia Dante affronta il problema della necessità di una lingua unitaria e comincia a trattare dei vari volgari o dialetti italiani. Il volgare ha senz’altro il pregio dell’immediatezza, è infatti la lingua che si impara sin da piccoli, mentre la grammatica è una lingua costruita per i dotti, ma nessuno dei volgari italiani, che sono almeno quattordici, è degno di assurgere a lingua nazionale. Un siffatta lingua dovrebbe risultare dall’unione del meglio di ciascun dialetto e sollevata a livello di grammatica attraverso un progressivo affinamento, tale da renderla una lingua universale ma con la stessa capacità espressiva dei dialetti parlati.
Secondo libro
Nei quattordici capitoli del secondo libro, dopo aver distinto la nuova lingua in tre gradazioni, illustre, media ed umile, da utilizzare a seconda della materia trattata, Dante definisce quali sono i possibili usi del volgare illustre. La lingua illustre si deve utilizzare per trattare argomenti nobili, come le armi o l’amore e la forma che più le si addice è la Canzone.
Il trattato si interrompe dopo aver analizzato la struttura della canzone e l’uso che ne hanno fatto i poeti provenzali.
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