Prima Guerra Di Indipendenza Riassunto Gratis


Prima Guerra Di Indipendenza Riassunto

Gratis il riassunto della prima guerra di indipendenza che va dal 1848 al 1849 combattuta da Carlo Alberto di Savoia contro l’Austria ed a cui furono costretti a partecipare gli altri stati italiani in seguito alla pressione popolare.

Insurrezione del Lombardo Veneto

Appena nel marzo del 1948 giunge in Italia la notizia dell'insurrezione di Vienna, la popolazione del Lombardo Veneto si ribella e tra il 17 ed il 23 marzo scaccia gli austriaci da tutta la regione, ad eccezione di poche città.
A Milano i democratici guidati da Carlo Cattaneo, durante le famose “Cinque Giornate” , costringono gli austriaci, guidati da Radetzky, a ritirarsi nel Quadrilatero, formato da Mantova, Peschiera, Legnago e Verona.
Anche Venezia insorge e sotto la guida di Daniele Manin instaura la Repubblica di San Marco.
Nei Ducati dell’ Emilia e Toscana la popolazione insorge e scaccia i rispettivi sovrani. 

Intervento Sabaudo

Carlo Alberto, temendo che l’insurrezione popolare potesse portare alla formazione di una repubblica, decide di intervenire contro l’Austria sperando in un’annessione del Lombardo Veneto al regno di Sardegna.
Il 23 marzo Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria ed ottiene alcune vittorie a Goito e Pastrengo.
Intanto da ogni parte d’Italia giungono volontari, mentre l’opinione pubblica preme affinchè i sovrani dei vari stati entrino in guerra a fianco del Piemonte.

Guerra federale

Premuti dai liberali, Leopoldo II di Toscana, Pio IX e Ferdinando II di Napoli sono costretti ad inviare truppe anche se temono che la guerra possa favorire le mire espansionistiche del Piemonte. La guerra federale si conclude quasi subito con un fallimento, infatti Pio IX dichiara che in quanto capo della cristianità non può partecipare ad una guerra contro la cattolica Austria e ritira le sue truppe. Leopoldo di Toscana e Ferdinando di Napoli seguono l’esempio del papa. Tuttavia anche se gli eserciti regolari vengono richiamati dai rispettivi sovrani, molti volontari continuano ad affluire e riescono a sventare il tentativo austriaco di prendere alle spalle l’esercito piemontese, combattendo a Curtatone e Montanara. 

Armistizio di Salasco

Nel giugno Radetzky riesce ad avere i rinforzi e sferra un’offensiva con la quale riesce a riprendersi tutto il Veneto ad eccezione di Venezia. Il 25 luglio sconfigge i piemontesi a Custoza che si ritirano lasciando Milano in mano agli austriaci. Il 9 agosto Carlo Alberto firma l’armistizio di Salasco col quale è costretto a ritirarsi oltre il Ticino.

Gli altri stati in Italia

In seguito agli eventi del 48, Pio IX, dopo un tentativo di creare un governo moderato, scappa a Gaeta mentre i democratici proclamano la repubblica Romana.
Anche Leopoldo II lascia Firenze e si rifugia a Gaeta , mentre il popolo proclama la repubblica toscana.

Ripresa della guerra

Nel marzo del 49 Carlo Alberto riprende le ostilità contro l’Austria che si rivelano da subito disastrose. Dopo solo tre giorni, i piemontesi vengono sconfitti a Novara e Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II che è costretto a firmare un nuovo armistizio a Vignale ratificato col trattato di Milano.

Repressione in Italia

Nella primavera del 49 la repressione trionfa in tutta l’Europa ed in Italia.
Gli Austriaci restaurano il potere di Leopoldo II in Toscana .
Luigi Napoleone di Francia invia le truppe contro Roma e abolisce la Repubblica restaurando il potere temporale del papa.
Anche Venezia dopo una strenua difesa il 26 agosto 1849 deve arrendersi agli austriaci.

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