Il Canto di Natale è una delle più famose opere di Charles Dickens che fa parte di una raccolta di racconti di Natale in cui l’autore critica la società inglese dell'ottocento e soprattutto la “Powerty Law” o legge dei poveri che invece di soccorrere le classi meno abbienti, ne accentuava le problematiche sanzionando lo sfruttamento minorile nelle fabbriche.
Il romanzo racconta la conversione dell’avaro Ebenezer Scooge che viene ammonito dal fantasma di Jacob Marley, suo socio in affari, morto anni prima, a ravvedersi per non incorrere nella sua triste sorte che lo vede errare per il mondo senza meta e senza mai vedere la luce divina.
Trama.
Diviso in cinque parti, Il Canto di Natale si apre con la descrizione di Scooge, segue con l’apparizione degli spiriti del Natale passato, presente e futuro e si conclude con la conversione dell’arido finanziere.
Parte prima: Ebenezer Scooge.
Siamo in prossimità del Natale ed il ricco finanziere londinese, Ebenezer Scooge, insensibile allo spirito della festività, costringe i suoi dipendenti a lavorare anche durante le feste. Egli odia il Natale e lo considera solo una perdita di tempo e di danaro, un vortice in cui gli sciocchi si fanno trascinare, per cui rifiuta anche di trascorrere la festa con la famiglia del nipote Fred, figlio di una sorella morta.
Si ritrova così a trascorrere la vigilia nella sua vecchia casa in compagnia solo della sua cassaforte e del suo danaro. All’improvviso gli appare lo spirito di un suo socio, Jacob Marley, che al suo pari aveva trascorso l’esistenza senza curarsi degli affetti e dedicandosi solo ad accumulare soldi.
Lo spettro, mostruoso, è cinto da una catena lunghissima fatta di danaro, assegni e lucchetti, che lo imprigiona per l’eternità. Marley avverte Scrooge che è ancora in tempo a ravvedersi per spezzare la catena di avidità ancora più lunga della sua e che verranno a fargli visita tre spiriti di Natale per mostrargli l’aridità della sua vita e l’inutilità di vivere solo per accumulare danaro senza affetti ed amore per il prossimo.
Parte seconda: Lo spirito del Natale del passato.
Lo spirito del Natale del passato riporta il vecchio avaro alla sua infanzia quando ancora bambino viene mandato dal padre in collegio dove si ritrova solo e senza amici. Si rivede poi giovane quando, assunto come apprendista nello studio di Fezziwig, partecipa ad una festa in occasione del Natale in cui incontra Belle, che diventa la sua ragazza.
Con gli anni però il giovane Ebenezer pensa solo al lavoro ed ad affermarsi economicamente e quando Belle comincia a parlare di matrimonio egli la lascia, perché non ha una dote.
Si ritrova dunque sempre più solo, senza amici né amore. Affranto a tali ricordi Scrooge cerca di scacciare lo spirito del Natale del passato, che, simile ad una candela, si spegna lasciandogli il dolore per una vita vuota a cui non si può più rimediare.
Parte terza: lo spirito del Natale del presente.
Il vecchio avaro si addormenta e al risveglio viene visitato dallo spirito del Natale del presente che gli mostra la felicità degli altri uomini che vivono la festa circondati dai propri cari, anche se sono poveri. Scrooge vede la famiglia di un suo dipendente Bob Cratchit, che egli ha costretto a lavorare anche il giorno di Natale, che consuma in amore e serenità la cena della vigilia nonostante la povertà e la malattia del figlio Tim.
Vede poi il nipote Fred circondato di amici che deride lo zio che non riesce a capire lo spirito del Natale e si ritrova solo. Ma vede anche tanti uomini, minatori, marinai o operai che cantano insieme cori natalizi e brindano al Natale.
Sempre più angosciato Scrooge scaccia anche lo spirito del presente.
Parte quarta: lo spirito del Natale del futuro.
L’animo del vecchio tirchio comincia a ravvedersi, ma la conversione totale avviene quando incontra lo spirito del Natale del Futuro. Una figura enorme ed incombente, vestita di nero, gli indica una direzione col dito e senza proferire parola. Seguendo le indicazioni del fantasma Ebenezer vede il funerale solitario ed abbandonato di un vecchio avaro e poi si ritrova nel cimitero dove su una lapide, scorge il suo nome.
Finalmente l’animo di Scrooge si scioglie e capisce quali sono i veri valori della vita.
Parte quinta: conclusione.
La conversione è ormai completa, al mattino Ebenezer si sveglia con l’animo profondamente mutato. ‘ E’ Natale e Scrooge, dopo aver inviato un grosso tacchino alla famiglia Cratchit, si reca a casa del nipote dove viene accolto con gioia e dove trascorre il primo vero Natale della sua vita.
Scrooge cambia atteggiamento con i suoi dipendenti che, increduli, cominciano ad amarlo e rispettarlo. Aiuta soprattutto Tim, il figlio storpio del suo dipendente, che, guarito, si lega a lui da una profonda amicizia e riconoscenza.
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