Seconda Guerra Di Indipendenza Riassunto Gratis

Riassunto della seconda guerra di indipendenza combattuta contro l’Austria per liberare la penisola dallo straniero, una guerra che innesca una serie di eventi che porteranno all'unificazione dell'Italia. La guerra iniziata nell’aprile del 1859 e terminata con l’armistizio di Villafranca, ratificato il 10 novembre con la pace di Zurigo.

Preparazione alla guerra

In seguito agli accordi di Plombiers, in cui Cavour aveva stretto con Napoleone III un accordo secondo il quale la Francia si impegnava a soccorrere il Piemonte in caso do una guerra difensiva contro l’Austria, Cavour inizia una serie di provocazioni per spingere l’Austria a dichiarare la guerra.

Il regno di Sardegna comincia a reclutare volontari ed a schierarli sul confine del Lombardo Veneto e ne affida il comando a Giuseppe Garibaldi.

L’Austria, sentendosi sfidata invia al Piemonte un ultimatum intimando il disarmo. 

Cavour respinge l’ultimatum ed il 29 aprile 1859 l’Austria varca il Ticino.Napoleone III interviene prontamente.

Le fasi della guerra

Il Conflitto si risolse velocemente tra l’aprile ed il luglio del 1859.
I franco piemontesi affrontarono gli austriaci a Montebello, poi a Palestro ed infine li sconfissero a Magenta.
Nel mentre Garibaldi alla guida di un gruppo di volontari , I Cacciatori delle Alpi, combatteva a Varese e a San Fermo.
Napoleone III e Vittorio Emanuele entrarono a Milano l’8 giugno, mentre Garibaldi occupa Bergamo e Brescia.
Gli austriaci dovettero ritirarsi oltre il Mincio.

Insurrezioni in Italia Centrale

Mentre al nord si svolgevano le operazioni militari, Toscana ed Emilia insorgono scacciando i rispettivi sovrani e chiedendo l’annessione al Regno di Sardegna. Questo fatto sconvolgeva i piani di Napoleone e gli accordi di Plombieres, creando i presupposti per la nascita di uno stato centro settentrionale, inoltre la guerra diventava sempre più impopolare in Francia, per cui Napoleone, d’accordo con Vittorio Emanuele firma l’armistizio con l’Austria.

Con l'armistizio di Villafranca, l’Austria cedeva alla Francia la sola Lombardia, che essa avrebbe ceduto all’Italia, mentre negli stati centrali era prevista la restaurazione dei vecchi sovrani.
Ma i governi provvisori dell’Italia centrale tennero duro e gli insorti non tennero conto degli accordi diplomatici.
Cavour allora si accorda con Napoleone III, cedendo Nizza e Savoia alla Francia in cambio del consenso dell’imperatore alle annessioni.
Nel marzo del 1860 si tennero dei plebisciti che sanzionarono l’unione della Toscana e dell’Emilia al Regno di Sardegna. Ormai la strada dell’iniziativa popolare era spianata e fu questa che portò nello stesso 1860 alla spedizione dei Mille ed alla fine del Regno delle due Sicilie.

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