Nietzsche Riassunto Gratis

Riassunto gratuito della vita, opere e pensiero di Friedrich Wilhelm Nietzsche il filosofo tedesco che può essere considerato il padre dell’esistenzialismo.

Vita

Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Rochen in Germania nel 1844, ted a soli  venticinque anni  viene diventa docente all’università di Basilea. Già agli inizi del 1870 si manifestano i primi sintomi di una grave malattia (forse sifilide) che lo costringe ad abbandonare l’insegnamento ed a girare per il mondo pubblicando le sue opere a sue spese, che però non incontrano un immediato successo. Nel 1889 la malattia lo porta definitivamente alla follia, muore a Lipsia nel 1900. 

Opere

1872 – La Nascita della Tragedia dallo Spirito della musica
1882 – La gaia scienza
1883-1885 – Così parlò Zarathustra
1886 – Al di là del bene e del male e Genealogia della morale

Le opere saranno pubblicate dalla sorella in una raccolta postuma nel 1906 col titolo di La volontà di potenza, che travisa e falsifica in parte il pensiero del filosofo creando il mito del Nietzsche razzista e nazionalista caro al nazismo. 

Pensiero

Società di massa e la morale dei signori e degli schiavi

Alla fine dell’Ottocento Nietzsche riflette sui nuovi problemi che pone la società di massa del suo tempo, una società dominata dalla assoluta fiducia nella scienza, nella tecnologia e nel scienza storica.
Pur essendo infatti l’Ottocento il secolo del positivismo, la morale è più forte che mai, ed il filosofo cerca di scoprirne l'origine per dimostrarne l' infondatezza.
Arriva così a definire la morale dei signori e degli schiavi: signori sono coloro che adempiono fino in fondo il proprio destino, mentre gli schiavi,  che non hanno il coraggio di lottare e non diventano ciò che sono, per risentimento elaborano una morale che condanna tutto ciò che è vitale.
Un esempio di tale morale del risentimento è il Cristianesimo che ha creato una morale del “ gregge” in cui l’individuo non segue il suo destino ma quello di tutti come le pecore di un gregge, in cui viene condannato moralmente ogni tentativo di comportarsi in modo difforme ed irregolare dando vita ad una società omologata e conformista.

La morte di Dio

Con la fine di ogni morale assoluta e trascendente Nietzsche annuncia la morte di Dio. La società moderna, responsabile della fine di tale morale e della morte di Dio, non si rende conto della gravità di tale assassinio che lascia l’uomo privo di quei valori che gli sono necessari e lo costringe a diventare egli stesso un Dio assumendo sulle proprie spalle tutte le responsabilità prima delegate a Dio.

Il superuomo

In tale situazione l’uomo, impossibilitato a far riferimento a qualcosa di trascendentale, vive in continua tensione a superare se stesso. Animato da una volontà di potenza, infrange ogni vincolo tradizionale e cerca di creare una morale individuale per andare oltre se stesso ed affermare qualcosa di nuovo. Nasce dunque il superuomo, che non è un uomo forte e bello che schiaccia i deboli e supera tutti gli altri, ma un uomo che va sempre oltre se stesso, creandosi da se la propria morale . E’ l’uomo che accetta il suo destino e si impegna fino in fondo a superare la propria incompletezza.

L’arte, la storia e la scienza

Cosi come per la morale, anche nell'l’arte, l’occidente è responsabile della fine della tragedia. Mentre nella tragedia greca, quella di Eschilo e Sofocle, si realizza un perfetto equilibrio tra dionisiaco ed apollineo, dove per spirito dionisiaco si intende desiderio ed espressione di vitalità e per apollineo si intende equilibrio razionale, l’illuminismo propende per lo spirito apollineo che è causa della decadenza del senso tragico della vita.

La storia non è per Nietzsche una riproduzione oggettiva dei fatti, ma interpretazione del passato alla luce della vita recente, una interpretazione soggettiva, fatta dagli uomini, per cui non esistono fatti storici, ma solo uomini che ripensano e danno vita ad eventi passati.

Lo stesso attacco Nietzsche riserva alla scienza che è l’altra faccia della cultura positivistica e che non è la rappresentazione del mondo così come è dato dall’esperienza, ma espressione della soggettività umana e del desiderio di dominare la natura e renderla inoffensiva.

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